FAQ
Le porte interne non solo uniscono ed organizzano gli spazi interni, ma garantiscono anche un buon livello di isolamento termico e acustico. Incidono sul design finale degli ambienti ed è importante valutare attentamente i meccanismi di apertura e funzionamento. La scelta giusta molte volte potrebbe essere indirizzata anche verso diversi modelli di porta, a seconda dei vani di destinazione.
I materiali più comuni sono il legno, sia tinto che laccato, e il vetro.
Non esiste una regola. È necessario considerare lo spazio interno a disposizione, le misure dei vani e la loro collocazione. L’insieme di questi fattori determina la scelta della porta o delle porte, perché probabilmente potrebbero essere diverse e complementari le scelte giuste da fare.
In generale:
Le porte a battente sono le porte interne tradizionali, affidabili, durature e di facile installazione, con un ottimo livello di isolamento termico e acustico.
Le light, o filomuro – rasomuro – invisibili – etc., sono le battenti che scompaiono nella muratura. Consigliate in ambienti non usati molto frequentemente, perché col tempo potrebbero presentarsi crepe sul muro non protette ne coperte dai coprifili, come nel caso delle tradizionali battenti.
Le porte scorrevoli a scomparsa, con mantovana esterna o col sistema magic, invece, rappresentano una soluzione intelligente soprattutto quando non si dispone di molto spazio interno alle camere.
Altri modelli salvaspazio sono la rotostraslante e la libro. Entrambe però sono consigliate esclusivamente quando lo spazio interno è davvero limitato, in ambienti di uso non frequente.
A ruota seguono le bilico, le filocontrosoffitto, le scorrevoli sovrapposte etc. che diventano necessarie come unione/separazione di grandi spazi, garantendo un effetto scenico di alto livello.
Per tutti gli approfondimenti sulle caratteristiche di ogni sistema di apertura vai su Sistemi di apertura
Da sempre le dimensioni per le porte interne sono di 80cm in larghezza, che spesso diventano 70cm nel caso di bagni e ripostigli, con altezza di 210cm. Negli ultimi anni però, sempre più spesso, all’interno di uno spazio coesistono vani di misure anche molto differenti, a seconda della collocazione e dell’utilizzo.
A grandi linee le porte scorrevoli, a libro, rototraslanti, a bilico etc. hanno costi più elevati a causa dei meccanismi tecnici impiegati. Mentre le porte interne economicamente più vantaggiose sono le battenti. Il costo finale però, dipende da tantissimi altri fattori tecnici, estetici, dimensionali e cosi via dicendo.
In queste situazioni se la scelta cade su un modello di porta semplice, liscia, senza troppe lavorazioni, si potrebbe anche fare. Se si cerca invece un modello di porta con lavorazioni e forme geometriche ben definite, consideriamo bene che anche vani standard da 70 e 80 affiancati tra loro, determineranno modelli di porta differenti, per ovvi motivi. A riguardo, per approfondimenti, consulta la guida alla scelta di sotto riportata.
Decisamente si, se non ti affidi a porteamato. Sul mercato siamo tra i pochi, se non gli unici, che realizzano ante differenti per la destinazione battente o scorrevole, rendendole alla fine del montaggio perfettamente identiche in termini di quote e proporzioni. Mediamente le scorrevoli differiscono dalle battenti in altezza e, prendendo come esempio porte con disegni geometrici, anche nel rispetto della stessa misura delle piazze laterali.
In questi casi entrano in gioco le collezioni gemelle di porteamato, nate per integrarsi tra loro. Ad esempio puoi optare per i modelli Trail con fresate per le prime e con i modelli J_Trail con inserti in vetro per le altre. Le porte si presentano con le stesse piazze, le stesse quote e proporzioni tra le fresate e gli inserti di vetro, risultando abbinate perfettamente. Per approfondimenti vai nel menu delle collezioni gemelle.
No, non necessariamente. Nella gamma porteamato esistono diversi modelli per queste tipologie di uso. La mirror con specchio a filo anta su una o entrambe le facce e la sign con incisioni personalizzate. Nel primo caso utilizzi il vano porta per avere uno specchio comodo dove specchiarti per intero, nel secondo utilizzi la porta per crearti una validissima alternativa ad un quadro o ad una scultura. Insomma sia per ragioni pratiche che per puro vezzo estetico, se la differenzi da quella d’ingresso il risultato sarà particolare ed appagante.